Nuovo traguardo per i diritti delle famiglie omogenitoriali nell’UE

| Fernanda De Simio (STAFF) | Area legale (LAW)

Con la sentenza del 14 dicembre 2021, la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è espressa sulla questione del legame di filiazione tra minore e genitori dello stesso sesso, facendo luce sul godimento dei diritti europei.

I giudici di Lussemburgo, infatti, hanno asserito l’obbligo degli Stati membri di assicurare il pieno esercizio del diritto di libera circolazione e di soggiorno da parte del minore cittadino europeo in tutti gli Stati membri dell’Unione, anche nei Paesi che legislativamente non riconoscono a livello nazionale quel tipo di status familiare.

L’obbligo del riconoscimento si baserebbe su un rapporto già giuridicamente accertato dallo Stato membro in cui è residente il nucleo familiare europeo, dal momento che sussiste l’esclusiva competenza dello Stato in merito al riconoscimento della vita familiare omogenitoriale, e di conseguenza è fatto salvo anche l’obbligo di assicurare ai minori il pieno godimento dei diritti che discendono dal loro status di cittadini dell’Unione, a partire dalla libera circolazione nel territorio dell’UE.

Ne discende, quindi, che il minore debba poter viaggiare con ciascuno dei suoi genitori, senza la necessità di rilevare il legame biologico o giuridico degli stessi con il figlio. Nel diritto di accompagnare il minore, i genitori - che detengono una custodia effettiva - debbono poter disporre di un documento che attesti tale rapporto di filiazione, in modo che il minore e i suoi familiari possano circolare e soggiornare liberamente in tutto lo spazio dell’UE.

Senza dubbio, una sentenza così innovativa e progressista è stata supportata dalle recenti iniziative di diritto internazionale privato, come la proposta di un regolamento UE in materia di riconoscimento reciproco della genitorialità tra gli Stati membri su cui sta attualmente lavorando la Commissione europea, nonché il lavoro dell’Expert Group on the Parentage/Surrogacy Project nell’ambito della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.

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